Dialogo genitori e figli nell’adolescenza di ieri e di oggi
Ascoltando le storie delle generazioni precedenti, ho scoperto che in passato era impossibile avere un dialogo con i propri genitori, il padre era un padre-padrone e i figli dovevano sempre assecondarlo anche se non erano d’accordo e non condividevano le sue regole.
Già da piccoli i figli dovevano contribuire all’economia famigliare facendo qualche lavoretto e aiutando, per le donne, nelle faccende domestiche. Nei ceti meno abbienti l’istruzione era una vera chimera e quindi i figli imparavano i mestieri quando erano ancora fanciulli, frequentando le botteghe dei fabbri, dei falegnami, dei fornai e delle sarte del proprio paese.
I figli si sposavano molto giovani e diventavano presto genitori. Giusto o no che era i genitori del passato pretendevano il rispetto e responsabilizzavano i loro giovani figli, anche se non sempre lo facevano per il loro bene, soprattutto quando imponevano loro di sposare un certo uomo o una tale donna.
Oggi dopo cinquanta anni lo scenario famigliare è completamente cambiato, i genitori sono diventati amici dei loro figli, si dialoga di qualsiasi argomento e, quando i telefonini sono spenti, questa comunicazione porta il confronto e la comprensione.
Il rapporto tra genitori e figli adolescenti però è spesso molto difficile perché in questa fase della loro vita a causa di tempeste ormonali, noi genitori diventiamo per loro una sorta di alieni da tenere a distanza, non siamo più coloro che amavano incondizionatamente, ora ci vedono pieni di difetti, brutti, vecchi, pesanti e petulanti, pensano che non li capiamo, non accettano che non apprezziamo la musica che ascoltano in casa a tutto volume, vorrebbero che accettassimo il loro modo strano di vestire e di parlare, diventano grandi contestatori; ed è proprio in questa fase che i genitori oggi si sforzano di instaurare un dialogo sano con loro. Per fare questo è importante che fin da bambini i figli siano abituati a raccontare spontaneamente ciò che succede loro ed è fondamentale che i genitori si dimostrino interessati a loro.
Ma noi genitori di oggi abbiamo il tempo di ascoltare i nostri figli? Il lavoro, fuori e dentro casa, lo stress quotidiano, gli hobby, le cene aziendali, le riunioni condominiali, l’estetista, la parrucchiera, la carriera, i social network quanto tempo lasciano per comunicare con loro? Senza parlare della televisione che ipnotizza tutta la famiglia seduta a tavola, creando mutismo, sempre se si riesce a cenare tutti insieme.
Peccato…ora che dopo cinquant’anni avevamo ottenuto la possibilità di dialogare, ci siamo fatti sopraffare dalla futilità della vita moderna e allora non ci meravigliamo se un giorno dovessimo scoprire i nostri figli fare delle cose che non accettiamo e che credevamo potessero fare solo i figli degli altri. Il peggio avviene quando per sopperire a queste mancanze di tempo i genitori moderni facilitano la vita dei propri figli rendendola priva di ostacoli e insidie, gli spianano la strada senza dare loro la possibilità di fare i propri sbagli cosicchè alla prima difficoltà questi cadono su se stessi.
Allora fermiamoci ogni tanto, stacchiamo tutte le spine, e ascoltiamoli questi figli che hanno tanto bisogno di certezze e rassicurazioni in questo mondo infausto e difficile da vivere e dove solo l’amore della famiglia li renderà forti e invulnerabili.
Anna Antonelli